Dal 18/010/2024:MUSEO SANTA GIULIA e Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552

Un viaggio attraverso la storia, l’arte e la spiritualità di Brescia, dall’età preistorica a oggi.

Unico in Italia e in Europa per concezione espositiva e per sede, il Museo della città,

allestito in un complesso monastico di origine longobarda,consente un viaggio attraverso la storia,

l’arte e la spiritualità di Brescia dall’età preistorica ad oggi in un’area espositiva di circa 14.000 metri quadrati.

 

Il Museo

 

All’interno del complesso monumentale, le sezioni del Museo di Santa Giulia sono disposte in ordine cronologico e tematico, con migliaia di pezzi straordinari dal IV millennio a.C. al XVIII secolo.I percorsi di visita si snodano negli spazi monastici aprendosi in luoghi ed edifici particolarmente significativi quali, ad esempio, un’area archeologica con due abitazioni di età romana (I-III secolo d.C.), la basilica longobarda di San Salvatore (VIII secolo d.C.), il Coro delle monache (inizio del XVI secolo) e l’Oratorio romanico di Santa Maria in Solario (XII secolo), nel quale le monache custodivano il tesoro del monastero, di cui ancora rimangono la Lipsanoteca, un prezioso contenitore in avorio per reliquie, e la Croce di Desiderio ornata da 212 gemme, opera di oreficeria carolingia.

 

EVENTO SPECIALE

Informazioni e Prenotazioni
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.

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La mostra

A cura di: Roberta D’Adda, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati
Un’iniziativa promossa da: Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Alleanza Cultura
Co-prodotta da: Skira Editore
Media Partner: Giornale di Brescia
Visita con: Abbonamento Musei Lombardia

La mostra Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552è l’evento espositivo protagonista

del programma culturale di Fondazione Brescia Musei per l’autunno 2024.

Nelle sale, i dipinti dei grandi maestri della pittura bresciana – giunti a Brescia da sei musei americani e

da importanti collezioni italiane ed europee, dialogano con oggetti rari e preziosi quali antichi strumenti musicali,

armature, arazzi e piatti in maiolica, restituendo un’immagine suggestiva dei pensieri, dei sentimenti,

degli oggetti e dei personaggi che animavano la vita della città.

Se da un lato l’attività di Alessandro Bonvicino il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo

è stata ampiamente esplorata in oltre un secolo di studi, dall’altro è mancato sino a oggi un racconto complessivo

del ‘500 bresciano nella sua ricchezza, complessità e, per certi versi, contraddittorietà.

Il punto di vista sarà dunque incentrato attorno a personaggi emblematici, come Fortunato Martinengo,

il nobile bresciano ritratto da Moretto nel dipinto conservato alla National Gallery di Londra, o come gli sposi

Gerolamo Martinengo e Eleonora Gonzaga per i quali furono organizzati festeggiamenti sontuosi, o ancora protagoniste

di una “rivoluzione” al femminile come Angela Merici. La poesia, la natura, la musica, l’amore, la fede, il desiderio,

la ricerca sono al centro di questo inedito racconto per opere, che prende avvio dall’evocazione del Sacco del 1512,

che portò Brescia all’attenzione dell’intera Europa.

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